Trattamento Shiatsu: effetto Menken e Omeostasi

Stone balance equilibrio e omeostasi

Come per tutte le terapie, da quelle manuali a quelle farmacologiche, anche per lo Shiatsu occorre chiarire quali siano gli effetti successivi il trattamento e perché questi avvengano. Sebbene non sia possibile creare un “bugiardino” di tutti i numerosi effetti derivanti da un trattamento Shiatsu, è tuttavia possibile suddividerli in effetti organici che si riflettono sull’aspetto anatomico e fisiologico derivanti dalla risposta degli organi agli stimoli nervosi ed alla stimolazione energetica del KI, ed effetti psicologici risvegliati e stimolati grazie all’intelligenza della memoria cellulare e al lavoro sugli specifici Shen, ossia le anime vegetative correlate ai singoli Organi e relativi meridiani (Cuore, Fegato, Polmone, Milza e Rene).

Ma cos’è il Menken, quando e perché si verifica?

L’effetto Menken è un termine usato per descrivere una reazione temporanea che può verificarsi a seguito di un trattamento Shiatsu. Può essere descritta come una sensazione di malessere accompagnata da stanchezza, dolori muscolari, attività onirica accentuata, stati emotivi alterati o altri sintomi che possono durare da poche ore a qualche giorno. Il Menken non deve preoccupare in quanto esso non rappresenta una conseguenza negativa del trattamento, ma restituisce invece un segnale dell’impatto profondo del trattamento sul ricevente. Questo momentaneo ed apparente peggioramento, nella terapia Shiatsu, è considerato una crisi di guarigione, un effetto di rimbalzo in cui il trattamento genera un’azione che innesca una reazione con conseguente eliminazione da parte del corpo delle tossine e delle tensioni accumulate grazie alla stimolazione del processo di autoregolazione energetica innescato dal trattamento.

Infatti lo Shiatsu, come già anticipato, agisce non solo sul piano fisico, ma anche su quello emotivo, mentale e spirituale, favorendo la liberazione di blocchi, traumi e conflitti interiori, portando ad una maggiore consapevolezza di sé e ad una catarsi. L’autoguarigione si esplica attraverso il ritorno al nostro “centro” passando attraverso una fase di adattamento: maggiore sarà lo squilibrio, più intensi saranno gli effetti del Menken e più lungo il tempo di riequilibro. È importante ricordare che alla base dell’equilibrio c’è il movimento, pertanto in quest’ottica lo stato di malattia rappresenta lo sforzo dell’organismo per superare un disequilibrio. È proprio questa capacità degli organismi di correggere gli squilibri che li distingue dalla materia non vivente: movimento e cambiamento sono alla base della guarigione e ciò comporta inevitabilmente alcuni effetti post-trattamento.

Relazione tra Menken ed omeostasi

È importante, tuttavia, non confondere gli effetti del Menken con gli effetti collaterali dei farmaci in quanto il principio alla base del funzionamento del processo è totalmente differente: mentre per i farmaci possiamo rifarci al detto di Paracelso secondo cui ““Tutte le cose sono veleno, e nulla è senza veleno; solo la dose fa sì che una cosa non sia veleno” (in greco Pharmakon significa “rimedio” ma anche “veleno”); nel Menken dobbiamo rifarci invece al concetto della funzione di autoregolazione e autoriparazione del corpo nota come OMEOSTASI. Questo termine è utilizzato in biologia per designare la caratteristica di qualsiasi tipo di sistema, aperto o chiuso, che gli consente di regolare l’ambiente interno per conservare una condizione stabile. La stabilità è resa possibile da vari meccanismi regolatori e da diversi aggiustamenti dinamici. L’omeostasi è uno dei più importante principi della fisiologia, dato che, se questa caratteristica fallisce, può causare il malfunzionamento di più organi.

Infine come non citare l’effetto Menken immediato, che avviene quando il ricevente risponde già durante al trattamento allo stimolo dello Shiatsu. Chiunque abbia ricevuto un trattamento lo avrà sperimentato sotto varie forme: dalle lacrime, alle risate, agli spasmi, sbadigli, borborigmi intestinali, sonno, estasi, sensazione di levitazione, leggerezza, pesantezza, sollievo da un peso interiore, visioni di immagini, sensazione di comunione ed unità interiore, freddo intenso, comprensione attiva di una problematica sopita da tempo…Insomma lo Shiatsu è come ascoltare musica, utilizza un canale di connessione tra corpo, mente e spirito scatenando molteplici reazioni e, come la musica, ci pervade facendo vibrare ogni nostra singola cellula al ritmo del Ki!

Per una lettura più approfondita consiglio l’ottimo articolo di Bernard Bouheret ai seguenti link:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *